After the fire
© Alberto Miranda, Chile Fire, View of houses in flame during a fire in Valparaiso,12 aprile, 2014.
- Data: Luglio 2016.
- Tipologia: M.Arch Progetto di Ricerca, Tesi giudicata degna di stampa e promossa con il massimo dei voti dal Politecnico di Torino
- Dimensione: 24.000 m².
- Localizzazione: Valparaiso, Chile.
La tesi studia la Quebrada Jaime a Valparaiso, a partire dall’incendio che l’ha colpita nell’aprile 2014. Oggi la Quebrada è un avamposto informale prossimo al centro della città, una periferia interna. La vulnerabilità di questo spazio e la problematica condizione sociale delle persone insediate segnano fortemente l’abitare in questi luoghi. Da un lato non possiamo non osservare come non ritenere il luogo marginale e oggetto di una evidente segregazione, dall’altro però dobbiamo anche cogliere la sua condizione di centralità rispetto ai principali servizi della città. L’incendio del 2014 ha aperto dibattiti, nuovi conflitti, nonché nuovi equilibri e prospettive divergenti di trasformazione. Da un lato vi sono le politiche dell’amministrazione, volte alla delocalizzazione degli insediamenti che oggi occupano la Quebrada e che sono di intralcio al progetto di espansione della città, dall’altro appare evidente la volontà dei cittadini di mantenere il proprio legame con il territorio.
Lo studio nella prima parte investiga quindi quali sono gli attori in gioco, cercando di coglierne necessità e desideri. Partendo dalla lettura dello spazio geografico ed urbano fino ad arrivare a studiare a fondo la politica, Il ruolo della quebrada all’interno della città e dei progetti futuri.
Il secondo aspetto offre una lettura delle forme dell’abitare della Quebrada Jaime, evidenziando l’autonomia della comunità, capace di costruire da sola un nuovo barrio, quando lo Stato invece si è sottratto al compito di fare città. L’obiettivo della tesi è la proposta di un compromesso, ovvero un progetto che possa svilupparsi entro gli scenari di amministrazione e quebradenos. Si tratta di un terzo scenario che non lascia il territorio in mano alla speculazione immobiliare, producendo nuovamente segregazione e povertà ma che nel contempo non mantiene nemmeno la condizione attuale della Quebrada, spazio stigmatizzato, insicuro e degradato. Il progetto si propone l’obiettivo di operare una trasformazione quindi che fornisca una nuova immagine del territorio, che ne ridiscuta il ruolo all’interno della politica e del nuovo tessuto urbano.
Il progetto si sviluppa secondo un processo incrementale, partendo dal gran incendio, e quindi da una situazione di emergenza, fino alla definizione di un profilo urbano delineato con precisione, che mantenga le immagini definite dalle trasformazioni comunali: un parco, una strada e una linea di metrocable. L’architettura è il risultato di una serie di considerazioni sulla costruzione incrementale, in cui il processo è caratterizzato da un’evoluzione continua della casa e dello spazio urbano, riprendendo ciò che attualmente succede all’interno della Quebrada.