Walls

  • Data: Giugno 2022.
  • Tipologia: Concorso.
  • Dimensione: 500 m².
  • Localizzazione: Alpi Marittime, Italia.

Obbiettivo di questa proposta è quello di individuare per il rifugio Migliorero il nuovo percorso di accesso che soddisfi le esigenze individuate e la riqualificazione delle aree antistanti. La disposizione e l’organizzazione delle aree e percorsi è frutto di un attento studio dei sentieri, colline e montagne della valle dell’Ischiator: una particolare attenzione è stata posta alla loro relazione con il paesaggio dove il sistema costruttivo e il suo orientamento assieme al rifugio riesce in armonia a soddisfare al meglio i requisiti di accoglienza, aggregazione e protezione del visitatore.

n. 1 – Diagramma Aree.

L’idea di progetto è un percorso autentico che si relaziona con il paesaggio e costruito con materiali e tecniche locali. Il rifugio Migliorero che con la sua posizione in rilievo e centrale nella valle dell’Ischiator, direziona e richiama gli escursionisti già da lontano, il nuovo percorso allo stesso modo si relaziona alle vette mozzafiato sovrastanti. La Punta Zanotti, il Passo di Rostagno, la Testa della Costabella sono solo alcune delle altre vette che sovrastano la valle e che richiamano il visitatore deviando il suo sguardo. È spontaneo pensare quindi ad un percorso panoramico generato dalle principali viste, visibili e percorribili a terra attraverso muri e terrazzamenti in pietra locale, dove il sentiero viene deviato verso una salita panoramica, con aree di ristoro e aggregazione, fino ad arrivare all’ingresso del rifugio. Viene cosi ridata identità e carattere al rifugio dotandolo di servizi che aiutino alla transizione dalla dimensione naturale a quella artificiale. Un percorso vernacolare che utilizza tecnologie del passato e riporta alla memoria i propri sentieri.

n. 3- Area Yoga.
n. 4 – Assonometria di montaggio.

La proposta per il nuovo accesso al rifugio è presentata da cinque muri che sono i veri protagonisti, celano la propria funzione e vengono sfruttati come struttura. Al loro fianco altrettante scale facilitano il percorso sino ad arrivare all’ingresso del rifugio.Il nuovo accesso si propone alla base del rilievo roccioso, nella valletta naturale tra le due rocce a lato Nord-Est del rifugio. Nella scelta di questa collocazione si è ricercato un forte dialogo del nuovo percorso nei confronti del rifugio, andando quasi a poterli identificare come unitari, ed ottenendo grandi vantaggi sia dal punto di vista morfologico che funzionale, invitando e conducendo direttamente l’escursionista alla zona di ingresso.

n. 5- Render Walls.
n. 6 – Muri Assonometria.

Vengono cosi definite e create cinque aree fondamentali che aumentano la propria dimensione salendo, per enfatizzare l’accoglienza che il Migliorero è pronto ad offrire: – Un area di invito e accoglienza che apre la strada verso la salita, visibile da valle in modo da indirizzare chi arriva a prendere il nuovo percorso. – Due aree che permettono di potersi riposare e di osservare il panorama che ci si sta lasciando alle spalle. – Una zona filtro dove si possa rendersi conto dell’impresa appena compiuta, rifornirsi d’acqua e prepararsi all’ingresso. – Una zona di aggregazione dove si possa socializzare, riunirsi nella serate o anche organizzare pranzi e cene all’aria aperta. Un vero e proprio soggiorno circondato dalle nostre montagne. – Ultima, una zona aperta più privata che si scopre solo dopo il proprio ingresso ma al tempo stesso l’area più grande. Un vero e proprio giardino dove un deck e un punto panoramico si offrono all’utilizzo di varie attività all’aria aperta.I principi di minimizzazione delle risorse e materiali estranei al luogo, la scelta di soluzioni tecniche di massima facilità ed economicità di costruzione e manutenzione, hanno avuto importanza primaria, per questo la scelta di materiali naturali che caratterizzano il paesaggio delle nostre alpi. La pietra locale e il legno di abete, nei loro colori naturali, come materiali dominanti per tutto il percorso riescono ad esprimere l’appartenenza al luogo.