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©GT-a, Dissociative Identiy, Picture 001, April 2022.

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∎ GT-a, Dissociative Identity C004.

•Designer: Giacomo Tomidei.
•Titolo: Dissociative Identity.
•Data: Aprile 2022.
•Concorso.
•Localizzazione: Brogaro,Torino, Italia.

La proposta progettuale si pone l’obiettivo di riqualificare una zona di Borgaro ormai abbandonata con lo scopo di creare un centro riconoscibile tramite una piazza ben definita che serva da catalizzatore. Borgato Torinese è inserita nel contesto quasi come un cerchio perfetto di cui la Dora ne costeggia un lato scorrendo verso Sud. Questo Cerchio di due chilometri di diametro si dimostra perfetto per promuovere una vibilità leggera. In questo scenario si utilizzerebbe piazza Vittorio come scintilla per poter innescare una serie di riflessioni a catena che potrebbero portare a una successiva pedonalizzazione più diffusa. Si ritiene per tanto giusto creare una zona a traffico limitato in corrispondenza dell’area del centro (delimitata a ovest da Via Torino a sud da Via Generale Perotti A est da Via Giacomo Matteotti e a nord con la Piazza Vittorio). Gli edifici presenti in quest’area come la Chiesa Parrocchiale dell’Assunzione di Maria Vergine l’edifico del Convento e la strada ciottolata si distinguono per un pregio storico e architettonico e devono essere preservati e valorizzati. Un luogo dove solo i residenti possano accedere, liberando cosi dal traffico e restituendo al pedone questa zona. I parcheggi attualmente su Via Pietro Micca vengono eliminati, in modo da poter far riaffiorare la Gora dei Mulini e realizzare sponde verdi e naturali. Vengono quindi traslati in egual numero e dimensione su via Torino ( Lato ovest della piazza) in modo da non creare scompensi ma riuscendo a mantenere così meglio un disegno unitario e coerente della piazza. L’incrocio tra via Torino, via Caselle e Viale Martiri della Libertà, aumentando del volume di traffico dato dalla chiusura di piazza Vittorio Veneto vede l’inserimento di una rotatoria in modo da indirizzare fluidamente il traffico nelle tre direzioni.

•Concept.

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Partendo dalla conformazione della città di Borgaro e della Dora all’interno del contesto si è voluto traslare questo linguaggio da una scala territoriale a una scala cittadina, riportando nello specifico il tema del:
-Naturale- Artificiale-
Questo binomio vuole partire dalle origini primordiali dell’uomo legate alla natura, fino alla realizzazione dei propri artifici. La piazza viene cosi divisa in due, e unita da un legante forte: uno spazio circolare, a cavallo tra l’artificiale e il naturale. La parte che prima comprendeva la cascina, viene lasciata completamente a verde permeabile, per lasciare il segno di come la natura si sia riappropriata di quel luogo dopo anni di abbandono. Per quanto riguarda invece la scelta degli Alberi ad alto fusto si è optato per l’inserimento di Tigli, sia nel perimetro dello spazio polifunzionale sia sulla barriera verde di via Torino. In modo da creare continuità con il Viale Martiri della Libertà. Per creare colore e rallegrare le giornate primaverili vengono invece inserite come alberature puntali a piccolo / medio fusto dei Prunus avium e Cercis Siliquastrum. L’utente si trova cosi immerso nella natura come alla ricerca di un momento di pace dal caos cittadino.

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©GT-a, Dissociative Identiy, Render 001, April 2022.

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©GT-a, Dissociative Identiy, Render 002, April 2022..

Il cerchio di giunzione tra i due elementi è composto architettonicamente con caratteri sia naturali che artificiali. La pavimentazione a quadrati che ricorda le vie lastricate in ciottolato, è composto invece da quadrati di legno inseriti nel terreno per rendere anche questa porzione permeabile, ma con una connotazione storica. Questo spazio viene creato evitando vincoli progettuali per poter essere sfruttato secondo le esigenze della giornata. Nella quotidianità, come spazio per la ricreazione dei bambini, liberi di giocare in un ambiente circoscritto, con i genitori che possono tranquillamente controllare i propri figli seduti sulle panchine poste lungo la circonferenza. Nelle occasioni speciali e in concomitanza con gli eventi cittadini può trasformarmi facilmente in spazio espositivo, ponendo al centro le opere e crerando una nuova situazione per osservare le opere. Uno spazio libero dai vincoli museali e capace di poter esporre al meglio l’arte nelle sue plurime forme. Può essere inoltre facilmente trasformato in un luogo per eventi e concerti, infatti la conformazione permette al meglio l’inserimento di un palco circolare o addirittura nel caso si abbia bisogno di una capienza maggiore permetterebbe l’inserimento di un palco frontale, creando cosi uno sfondo natuarale che cambia a seconda delle stagioni e tutta la piazza vine trasformata in platea. L’illuminazione circolare sorretta da sei pali permette a queste funzioni di essere liberamente svolte senza problemi di impedimenti di alcun genere al suo interno. Quasi come un anello leggero caratterizza questo spazio, ne definisce una piazza interna, e crea cosi un luogo che vuole essere scoperto. La piazza Vittorio viene cosi ideata in modo da non rivelere tutte le sue potenzialità, come capita spesso nelle maggiori piazze del mondo ma vuole inece stimolare l’utente a una continua scoperta. Si alternano cosi situazioni e scenari diversi, in modo da garantire un uso costante durante l’arco della giornata e alternando non solo gli utenti ma anche le aree di utilizzo. Vengono cosi create tre piazze capaci di soddisfare tutte le esigienze della città.

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©GT-a, Dissociative Identiy, Landscape design, April 2022.

L’arredo urbano viene accuratamente scelto per rafforzare l’idea alla base della piazza con rispetto alla sostenibilità dei materiali e al facile reperimento. Le sedute realizzate in legno massello facilmente reperibile consentono una solidità duratura nel tempo. Realizzate con un materiale ecosostenibile e a km0 con l’aspetto caldo e naturale aiutano a integrarsi a pieno all’interno della piazza rimandando da subito quell’illusione di natura e bosco. Alle spalle di ogni panchina è inserito un albero che insiste su una griglia 5x5 metri in modo da garantire ombra durante l’arco di tutta la giornata. Gli altri elementi utilizzabili come seduta e inseriti “a cerchio”, in modo da facilitare la comunicazione, sono dei Sassi lasciati volutamente grezzi e facilmnete reperibili nel bacino della Dora. Questo aiuterebbe a rafforzare il concetto di portare quella che era la topografia esterna di Borgaro-Dora a quella del salto di scala Piazza Vittorio-Gora dei mulini.

•Disegni.

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Per garantire la massima ecosostenibilità vengono usati solo materiali naturali e facilemnte reperibili sul territorio. Legno - Pietra - Acqua - Vegetazione La pavimentazione nella parte che rimane impermeabile viene interamente realizzata in pietra di Luserna intervallata dalle linee bianche che ne disegnano le fughe prospettiche realizzate in pietra della Lessinia e che servono per l’inserimento di canaline idriche ed elettriche per l’irrigazione tramite pompe idrauliche direttamente dal canale e per garantire il collegamento di tutta l’illuminazione alla rete generale. L’immagine generale della piazza risulta cosi un manufatto Artificiale ma connotato da elementi naturali che si parlano, si scambiano l’attenzione dell’utente che ne rimane avvolto in un tutt’uno che infonde storicismo e naturalismo garantendo al centro di Borgaro torinese un autentico spazio condivisibnile da tutti gli utenti.

©GT-a